ALIMENTAZIONE

La cellulite e l’adiposità localizzata

Cos’è

La cellulite o Pannicolopatia Edemato-Fibro-Sclerotica (PEFS), è un disturbo che interessa l’ipoderma, un tessuto che si trova al di sotto del derma di natura prevalentemente adiposa.

E’ caratterizzata da ipertrofia (aumento di volume) delle cellule adipose e delle fibre collagene e da ritenzione idrica negli spazi intercellulari. La causa è la degenerazione della microcircolazione che provoca un rallentamento del flusso ematico e una stasi di liquidi nell’interstizio (ritenzione idrica) con conseguente comparsa di alterazioni funzionali ed istologiche.

 

Fasi di crescita

Stadio 1 (cellulite edematosa): è la fase iniziale e reversibile, caratterizzata da ristagno di liquidi ed accumulo di grasso e acqua negli adipociti. E’ causata da un’iniziale alterazione dell’irrorazione sanguigna (anormale permeabilità della parete). E’ difficile riconoscerla ad occhio nudo, la cute è ancora tesa ed elastica, ma si comincia ad avvertire un senso di pesantezza agli arti. Se la cute viene compressa, non rimangono “impronte”.
Stadio 2 (cellulite fibrosa): le fibre collagene presenti nell’ipoderma aumentano di volume e di numero peggiorando così la condizione del microcircolo e imprigionando le cellule adipose ipertrofiche con la conseguente formazione di fini nodulazioni (micronoduli). La pelle presenta il caratteristico aspetto a “buccia d’arancia”, è più dura al tatto e, alla palpazione, si manifesta anche un certo dolore.
Stadio 3 (cellulite sclerotica): è caratterizzato da una sclerosi delle fibrille collagene che formano noduli più grandi (macronoduli), rilevati e affossati. Il tessuto interessato è duro, freddo e dolente. La superficie è irregolare e assume l’aspetto detto “a materasso”.

Dove si forma

I soggetti maggiormente colpiti sono le donne di giovane età. Generalmente la cellulite è presente solo in determinate zone (fianchi, glutei, parte interna, esterna e posteriore della cosce, polpacci, spalle e braccia), mentre in altri casi si trova diffusamente. Mani, piedi e viso non sono interessati dall’inestetismo.

Tipi

Cellulite compatta: è stabile, infatti non subisce alcuna variazione quando la persona passa dalla posizione eretta a quella distesa. Alla palpazione è dolorosa. L’epidermide appare fine e delicata, la cute è generalmente ruvida, secca e spesso si formano le smagliature. Il tessuto, preso tra le dita, sembra quasi incollato ai piani sottostanti. La cellulite compatta o dura può con il tempo trasformarsi in molle.
Cellulite flaccida (molle): il passaggio dalla posizione distesa a quella eretta dell’individuo evidenzia la fluttuazione della cellulite. I tessuti colpiti sono molto imbibiti ed è proprio questo a causare la fluttuazione, specialmente durante la deambulazione.
Cellulite edematosa: rappresenta la conseguenza di patologie circolatorie caratterizzate da un importante ristagno di liquidi nei tessuti. E’ dolorosa alla palpazione e, talvolta, anche durante la deambulazione. Un segno caratteristico, che la differenzia da condizioni edematose cliniche di origine cardiaca o renale, è l’assenza del segno che si manifesta con la pressione digitale.

Cause

Fattori primari: alcuni fattori congeniti sono motivi che predispongono il soggetto alla formazione della cellulite, in particolare le donne e soprattutto quelle di razza caucasica. Nel genere femminile l’azione degli estrogeni è la responsabile della conformazione fisica “a pera”, o ginoide, quindi l’accumulo di adipe viene concentrato sui fianchi e nel distretto inferiore del corpo, con conseguente ritenzione idrica e problemi di microcircolazione. Con lo sconvolgimento ormonale tipico dell’adolescenza, il problema diventa quindi manifesto. Altra causa primaria per la formazione della cellulite è l’ereditarietà.
Fattori secondari: ciclo mestruale e gravidanza. Prima del ciclo si accentua l’aspetto irregolare della pelle a causa del maggiore ristagno di liquidi. In gravidanza, invece, aumenta il livello di estrogeni che provoca ritenzione idrica, affaticamento della circolazione sanguigna e aumento dell’appetito. Sempre per cause ormonali avviene il miglioramento della cellulite nel periodo della menopausa.
Fattori che aggravano: assumere spesso cibi grassi, calorici e molto sapidi favorisce la ritenzione idrica, oltre che l’accumulo di adiposità localizzata; sovrappeso; dimagrimento troppo rapido e non equilibrato; vita sedentaria; postura scorretta (soprattutto l’abitudine ad accavallare le gambe che favorisce la stasi venosa e linfatica); l’abbigliamento troppo aderente che costringe i vasi e affatica il ritorno venoso; l’uso di scarpe strette o con il tacco troppo alto, che impedisce il meccanismo di naturale pompaggio del sangue dal tallone verso l’alto; lo stare troppo in piedi senza muoversi; la stipsi cronica e la cattiva motilità intestinale sono causa di pressione ai vasi sanguigni; il fumo agisce come vasocostrittore; lo stress che altera il tasso ormonale, favorendo la cellulite.

Rimedi

Praticare sport; curare la pelle con cosmetici; usare integratori drenanti; eliminare fumo ed alcool; bere molta acqua; mangiare molta verdura e frutta; eseguire una dieta equilibrata, senza perdere troppo velocemente i chili in eccesso; evitare l’uso di abiti troppo stretti e di scarpe con tacchi eccessivamente alti.
Hanno un effetto stimolate per la circolazione sanguigna il massaggio classico, il linfodrenaggio manuale o meccanico (LPG-Endermologie; pressoterapia) e l’idromassaggio.

La ionoforesi, la mesoterapia, l’intralipoterapia, l’elettrolipolisi, l’ozonoterapia, gli ultrasuoni, l’emulsiolipolisi e la carbossiterapia hanno un effetto curativo. La lipoaspirazione, la liposcultura e il lipolaser risolvono definitivamente il problema.

 

 

Differenze tra adiposità localizzata e cellulite

Spesso si tende a confondere il normale accumulo localizzato di adipe con la cellulite. Mentre il primo caso è una situazione di normalità del pannicolo adiposo, il secondo è uno stato patologico. Le maggiori differenze sono due: come si presenta la superficie cutanea e la sensazione alla palpazione. Nella maggioranza dei casi, tuttavia, si nota una compresenza delle due situazioni, soprattutto nelle donne in sovrappeso (anche lieve) con alterazione del microcircolo.

Aspetto della cute

Adipe: la pelle è di aspetto omogeneo nel colore, liscia e senza irregolarità al tatto.
Cellulite: nei primi stadi l’aspetto cutaneo è uguale a quello sano, successivamente compaiono alcune irregolarità nella superficie, che progressivamente si assottiglia, con formazione di avvallamenti irregolari e sottili striature giallo-biancastre. Anche a livello di secrezione sebacea, la cute è alterata, secca o grassa.

Palpazione

Adipe: la consistenza della pelle è normale, elastica e non dolorosa. Inoltre, al tatto, non si rilevano irregolarità.
Cellulite: negli stadi più avanzati la palpazione è dolorosa. Oltre ciò, si rilevano al tatto placche ed irregolarità che spesso sono visibili anche in superficie, data la presenza di noduli.